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riportiamo queste belle parole della nostra allieva Alice e della sua BT Ollie:


Vorrei dire a tutti quelli di “basta l’ammmore”, che per ottenere questo ci è voluto quasi un anno.
Dopo due anni di conflitti, frustrazioni e rottura totale del rapporto, ci è voluto un anno di lavoro per ottenere uno sguardo.
Pensate che io non abbia amato il mio cane? Che non abbia fatto di tutto per cercare di farmi amare?
Eppure lei non mi guardava, neanche per sbaglio.
Eppure voleva mordere le persone, i vicini di casa, i parenti, gli amici.
Tutti avevano paura di lei e avevano ragione.
“Te lo avevo detto che quei cani sono pericolosi, dovresti darlo via” era la frase più gettonata.
Avete idea di come ci si senta quando il tuo cane, a cui hai dedicato tutto te stesso, non si fida di te? Quando non puoi portarlo con te dove vorresti, quando devi dire alle persone di non avvicinarsi o quando devi cambiare strada mentre stai passeggiando e incontri qualcuno.
Non puoi andare al bar, non puoi andare in luoghi affollati, non puoi permetterti di far entrare in casa nessuno e quando ti chiedono di vedere il cane devi inventarti mille scuse perché non esiste cosa peggiore del dover ammettere a se stessi di aver fallito.
Sei solo in questa situazione, nessuno ti appoggia, nessuno crede che tu possa farcela, il cane è cattivo, punto è tu sei un pazzo a tenerlo, metti in pericolo gli altri.
Cerchi il più possibile di isolarti dal mondo.
Sapete come ci si sente quando si arriva al punto di pensare che per il suo bene, forse è meglio dare il tuo cane a qualcuno che sappia prendersene cura, perché tu non sei stato capace?!
Neanche il lavoro aiuta, si, il cane risponde ai comandi, ma quando è il momento di mettere in gioco il rapporto… Al richiamo non torna e non gioca con te. L’apice della frustrazione è quando ti accorgi che il tuo cane non ha piacere di stare con te, lo fa soltanto perché non ha scelta.
Poi un giorno, per un attimo ti guarda e ti esplode il cuore dalla felicità, capisci che forse c’è speranza! Inizi a gridare come un ebete “hai visto? mi ha guardato!!!” per tutto il campo e quando torni a casa saltando dalla felicità e racconti a tutti che per una attimo il tuo cane cattivo, ha cercato il tuo sguardo.
Nessuno capisce la tua euforia, cercano di dissuaderti “ma perché lo fai? Perché butti via tutti questi soldi? Ti sei fatta fare il lavaggio del cervello”.
Ma non demordi e giorno dopo giorno continui a lottare contro i tuoi errori.
Piano piano ricominci a stare in mezzo alle persone, all’inizio hai paura e lei lo sente, ma poi prendi coraggio e il tuo cane si rilassa con te.
La vita è meno difficile e possiamo andare dove vogliamo, insieme, perché finalmente c’è fiducia.
Ed ecco che dopo un anno, finalmente siete riuscite a costruire un rapporto, fatto si di amore, ma soprattutto di umiltà, lavoro, sudore, lacrime, tenacia e rispetto.
Questo è quello che succede quando prendi un cane senza pensare alle conseguenze, quando “te ne freghi della selezione” e quando l’addestramento non è altro che una perdita di tempo, tanto “ho già avuto un cane corso, due rottweiler e una tigre del bengala, erano tutti buonissimi, di sicuro a me non serve qualcuno che mi venga a dire cosa devo fare”.
Io ho avuto fortuna, la fortuna di incontrare le persone giuste, che mi hanno spinta a continuare quando volevo mollare tutto.
Se non fosse stato per una serie di coincidenze fortunate, a questo punto probabilmente Ollie non sarebbe qui con me.
Quindi non date mai nulla per scontato, ogni cane è a sé, il cane complicato può capitare a tutti, per questo bisogna avere la consapevolezza e l’umiltà che farsi aiutare da chi ne sa più di te è l’unica soluzione possibile.
#NONBASTALAMORE